Come scegliere i colori ad olio giusti per ogni tecnica pittorica
Quando si parla di pittura artistica, i colori ad olio rappresentano uno dei mezzi espressivi più affascinanti, completi e versatili che un pittore possa utilizzare. Sono scelti sia dagli artisti professionisti che da chi sta iniziando, perché offrono una profondità cromatica straordinaria, una brillantezza che non si ottiene con altri tipi di colore e una lavorabilità che permette infinite sfumature, mescolanze, velature e lavorazioni stratificate.
Ma proprio perché così versatili, come scegliere i colori ad olio giusti? Spesso chi inizia fa l'errore di acquistare tutto senza una logica, pensando che servano decine e decine di tubetti. In realtà, la scelta va fatta in modo ragionato, considerando la tecnica che si vuole applicare, il tipo di risultato, la resa finale, la tipologia di pigmento e anche la modalità di lavoro usata dall'artista.
In questa guida approfondita vediamo come scegliere i colori ad olio più adatti in base al metodo pittorico, e quali caratteristiche valutare per non sprecare soldi e ottenere le migliori prestazioni in fase creativa.
Scegliere i colori ad olio in base al livello del pittore
La prima grande distinzione da fare è: artista principiante o artista avanzato?
- Principiante: può iniziare con un set base con pochi colori primari + neutri (magari 8–12 colori), che permettono di imparare a comporre e mescolare.
- Professionista / Avanzato: spesso sceglie tubi singoli di qualità extra-fine, pigmenti più puri, gradazioni più specifiche e colori da brand selettivi.
Non serve comprare subito 30/40 colori. I grandi maestri nella storia spesso usavano palette ridotte. È più importante la qualità del pigmento rispetto alla quantità.
Differenza tra colori studio e colori extra-fine
I colori ad olio si dividono principalmente in due classi. Ecco le caratteristiche principali:
Student / Studio
- Pigmento meno puro
- Presenza di cariche e riempitivi
- Indicati per principianti e per esercitazioni
Extra Fine / Artist Quality
- Pigmento più puro e concentrato
- Altissima resa cromatica
- Indicati per professionisti e per opere definitive
Se si vuole ottenere una resa massima e stratificazioni luminose, la qualità extra-fine è decisamente superiore.
Quali colori scegliere in base alle tecniche pittoriche
Tecnica della velatura (glazing)
Questa tecnica si basa su stratificazioni sottilissime e trasparenti. Qui servono colori molto puri, trasparenti, con pigmenti finissimi che permettano depositi sottili.
I migliori colori per velature sono spesso:
- Alizarina
- Verde Vescica
- Terra d’Ombra Bruciata
- Terra di Siena Naturale
- Blu Oltremare
In questo caso la qualità è fondamentale: con pigmento debole si perde totalmente profondità, e la velatura appare torbida.
Tecnica alla prima (alla prima / wet on wet)
È lo stile preferito da molti paesaggisti moderni. Qui serve colore più pastoso, rapido da modulare, molto corposo.
Colori consigliati:
- Blu ftalo
- Giallo cadmio
- Rosso cadmio
- Titanio bianco (fondamentale)
Una palette limitata ma esplosiva è perfetta. I colori cadmio aiutano tantissimo per saturazioni forti e coprenti.
Tecnica impressionista
Qui dominano colori vividi, brillanti, mescolanze spesso non completamente sfumate.
Colori consigliati:
- Blu ceruleo
- Giallo limone
- Rosso vermiglione
- Magenta
- Viridian green
I colori devono essere estremamente luminosi e reattivi alla luce.
Tecnica realistica / iperrealista
Qui serve pigmento purissimo, gamma ampia, ma soprattutto stabilità.
Consigliato: prodotti extra-fine, pigmento singolo e niente miscugli multi-pigmento (più difficili da controllare nel mixing). Questa è la tecnica che richiede la qualità massima.
Considerare la trasparenza dei colori
Ogni colore ad olio ha una diversa opacità o trasparenza. Questo dato è fondamentale perché determina come reagirà in stratificazione.
- Se fai velature, preferisci colori trasparenti.
- Se fai impasto / coprente, servono pigmenti opachi e molto carichi.
Molti brand indicano con simboli se il colore è T (trasparente) o O (opaco).
Marchi e pigmenti: la scelta intelligente
Non tutti i marchi sono uguali: alcuni hanno pigmenti più puri, altri mescolanze più economiche, altri gamma più ampia.
Regola d'oro: compra meno colori ma migliori. Se inizi da una palette base di qualità eccellente, poi amplia progressivamente in base alle necessità tecniche e cromatiche.
Come scegliere la palette iniziale perfetta (universale)
Una palette di partenza consigliata, capace di coprire la maggior parte delle esigenze pittoriche:
- Bianco titanio
- Giallo cadmio chiaro
- Giallo ocra
- Rosso cadmio chiaro
- Magenta quinacridone
- Terra di siena bruciata
- Terra d'ombra naturale
- Blu oltremare
- Blu ftalo
- Verde ftalo
Con questi colori puoi ottenere gran parte delle mescolanze utili nella pittura tradizionale e contemporanea.
Scegliere i colori ad olio giusti cambia la resa finale
Scegliere i colori ad olio giusti non significa "comprare quello che capita", ma selezionare pigmenti con intenzione precisa, in base al proprio stile, alla tecnica pittorica che si usa più spesso e alla qualità che si vuole raggiungere.
La pittura ad olio è una tecnica meravigliosa proprio perché permette infinita libertà: ma questa libertà aumenta quando i materiali che si utilizzano sono di alta qualità e coerenti con il tipo di pittura che si vuole esprimere.
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